TERAMO – «Un altro tentativo scoordinato e fuori da ogni programma politico e soprattutto amministrativo». L’ennesima "formazione" amministrativa messa in campo dal sindaco Brucchi con il quarto ‘rimpastino’ non piace al capogruppo del Pd in consiglio regionale, Sandro Mariani, secondo il quale l’ennesimo varo di giunta si traduce «nella ricerca di accontentare questo o quello, chiunque consenta a questa bruttissima maggioranza che sostiene questa bruttissima amministrazione di rimanere in piedi». In particolare, la nomina di Dodo Di Sabatino Martina ad assessore, «aggiunge incoerenza a questa già sbrindellata compagine che dovrebbe essere a capo di una città che, ricordiamo, è il capoluogo. La storia di Teramo viene cancellata a ogni decisione del sindaco Brucchi e a ogni ritocco di una giunta che non è chiamata a fare cose nuove, addirittura come la ricostruzione, magari fosse così. La giunta è chiamata sempre e solo ad arricchirsi di numeri, non nuove competenze, per soddisfare tutti coloro che possono avanzare pretese e che costituiscono una minaccia per la sopravvivenza politica del sindaco». Una sopravvivenza, conclude Mariani, «che è impossibile, come ormai dimostrato, e già tutti litigano con tutti, in un vorticoso giro di incapacità e vanità personali».
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